Come reagisce il negozio di abbigliamento moderno alla concorrenza online? Opportunità di digitalizzazione.

Il caso delle cabine virtuali OAK LABS per Ralph Lauren.

I negozi di abbigliamento oggi soffrono più che mai della concorrenza online. È possibile che la digitalizzazione offra opportunità inaspettate?

Secondo un recente articolo di digitalcommerce360.com, che trovate cliccando qui, gli acquisti del canale dettaglio effettuati online ammontano al 16% del totale negli USA e al 9% in Germania, paese che guida la classifica europea.  Secondo le previsioni il tasso di crescita subirà un sensibile arresto nei prossimi anni, come riportato dalla tabella qui in basso.

Fonte: https://www.emarketer.com/content/germany-ecommerce-2019

Dal report di Postnord, che trovate qui, emerge che in Italia gli articoli più acquistati in rete sono: abbigliamento e calzature, seguiti da elettrodomestici e libri.

L’ECommerce in Italia è molto popolare nelle aree urbane, mentre risulta poco utilizzato in quelle rurali. Inoltre, rispetto al resto d’Europa, in Italia la lingua inglese è ancora poco diffusa. Questi fattori contribuiscono ad una crescita sensibilmente inferiore dello shopping online nel nostro bel paese rispetto al resto d’Europa.

Inevitabilmente, la mole degli acquisti virtuali è comunque destinata ad aumentare. Ma qual è lo spazio nel quale saranno destinati a muoversi i negozi reali? Siamo sicuri che le due realtà non possano convivere senza cannibalizzarsi?

Per guardare al futuro, è necessario osservare il passato per trarne insegnamento, mantenendo i fattori che hanno portato al successo ed individuando comportamenti dannosi che vanno abbandonati.

L’approccio adottato dai negozi di abbigliamento sembra essere rimasto praticamente lo stesso negli ultimi 80 anni. I loro clienti hanno invece cambiato radicalmente i loro comportamenti e le loro aspettative rispetto allo shopping, che oggi avviene anche via internet e smartphone. Mentre in passato la reperibilità dei prodotti a livello locale e la varietà dell’assortimento giocavano un ruolo decisivo, oggi è l’esperienza d’acquisto del cliente a fare la differenza.

Healey Cypher CEO di OAK LABS alla fiera mondiale Nano 2017, ha spiegato come il cliente digitale di oggi che si informa in rete prima di effettuare l’acquisto, al quale venga data la possibilità di vivere ulteriori esperienze interattive quando si reca nel negozio fisico, acquisti in media un numero di articoli più alto del 68% e generi il 40% di fatturato in più rispetto al cliente tradizionale.

Ralph Lauren ha raccolto la sfida di digitalizzare le boutique di moda nel 2015. Insieme alla start-up americana OAK LABS è stato costruito il primo Interactive Dressing Room, ovvero uno spogliatoio interattivo. Alla base del cambiamento l’unione tra il modello di successo storico della boutique, ovvero la consulenza personale, con il mondo digitale. Obiettivo, offrire ai clienti la semplicità dello shopping online, arricchito da un servizio personalizzato e da un’entusiasmante esperienza in negozio.

La cabina, che riconosce automaticamente i capi portati all’interno è dotata di un touch screen integrato nello specchio, che può essere utilizzato per regolare la luce ed i suoni. L’interfaccia mostra al cliente quali altri colori e taglie siano disponibili in negozio per i capi presenti in cabina e propone delle possibili combinazioni. La selezione dei capi scelti può essere richiamata attraverso lo specchio in pochi secondi e viene inoltrati con un “click” al commesso che la riceve tramite un tablet. Questo, dice Cypher, garantisce l’attenzione immediata del venditore che, grazie alla panoramica delle preferenze del cliente, può offrire una consulenza efficiente, personale e su misura.

Inoltre, il tempo medio di attesa in cabina per ricevere il capo desiderato è ridotto da 6,15 a 1,39 minuti, un miglioramento significativo per il cliente, per il quale la velocità e la semplicità sono gli elementi più rilevanti nel giudicare la propria esperienza d’acquisto. Nel caso il cliente voglia prendersi del tempo per decidere di acquistare in un secondo momento, potrà salvare la selezione sullo smartphone utilizzando il codice QR proposto sullo specchio, semplificando ulteriormente il momento d’acquisto.

Secondo l’indagine effettuata durante la sperimentazione, questa nuova opportunità all’interno del negozio migliora l’esperienza d’acquisto del cliente in media del 59%, grazie ad una consulenza più personalizzata, più rapida e semplice.

Secondo questo esperimento si osserva come la tecnologia possa addirittura rafforzare il modello di successo storico del negozio fisico, ovvero il lato umano della customer experience.

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