Nel nome dell’emergenza sanitaria, l’Italia si è fermata.

Ma in quale direzione andrà una volta ripartita?

Lo stato di fatto è che ci troviamo in piena emergenza sanitaria. Tutte le misure attualmente messe in campo servono ad arginare l’incendio COVID-19. Proprio così misure, misure restrittive, misure accettate dalla collettività che sventola arcobaleni e tricolori e dai balconi grida “andrà tutto bene”.

Mentre il governo italiano stanzia 25 Miliardi, (la Germania ne stanzierà 150 per il suo paese), per immettere un po’ di ossigeno nei polmoni della Penisola, segnata già da una crescita nulla e da un’economia stagnante, è lecito chiedersi: ma qual è la STRATEGIA?

Una Strategia di medio lungo termine è fatta da una serie di misure coordinate, definite in base a determinate aree di intervento, misurabili e volte a raggiungere un obbiettivo comune.

Quali sono le altre aree di intervento oltre all’emergenza sanitaria? Quali sono le azioni che si susseguiranno dopo questa prima fase? Su cosa potranno contare le imprese, i commercianti ed i liberi professionisti che trainano l’Italia?

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Non basta più sperare in uno sforzo di creatività all’Italiana, per intenderci quello dei fasti del dopoguerra, che ci riporterà miracolosamente a galla. COVID sta cambiando il paradigma dell’economia mondiale, le nostre imprese, motore dell’economia, hanno bisogno di certezze per potersi rinnovare, per poter cambiar rotta, per continuare ad innovare e guardare al futuro.

Il paese Italia ha bisogno di una strategia che vada oltre al sensazionalismo, altrimenti siamo sicuri che andrà tutto bene?

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